Recensione – Deadpool 2 – Comicità e supereroi

Deadpool è tornato nelle sale cinematografiche italiane con il suo secondo capitolo dedicato all’antieroe della Marvel. Ryan Reynolds, dopo averci piacevolmente stupito con il primo film, ha deciso di calcare la scena con quello che ha preannunciato essere l’ultimo capitolo della saga.

La trama

Deadpool è ancora impegnato nella sua lotta contro il crimine. Tuttavia, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e i suoi progetti personali vengono di colpo mandati in fumo da un evento inatteso. La vita di Wade sembra non avere più un senso logico. Quando tutto sembra perduto, entra in gioco Colosso, che tenta di dare un punto di svolta alla vita di Wade Wilson proponendogli di arruolarsi negli X-Men. Dopo qualche esitazione iniziale il ninja in rosso accetta di diventare una sorta di tirocinante.

La prima missione di Deadpool all’interno della squadra è quella di fermare Russel, un ragazzino mutante che cerca di incendiare l’orfanotrofio in cui è cresciuto. Nonostante la buona volontà, Deadpool non riesce ad abbandonare i suoi metodi di giustizia anticonvenzionali e finisce in carcere con il ragazzo. In seguito, Deadpool scopre che un uomo è arrivato dal futuro per uccidere Russel. Per difendere il giovane mutante, Deadpool mette insieme una singolare squadra di supereroi: gli X-Force.

I personaggi di Deadpool 2

Il protagonista è mosso da uno spirito di giustizia che va oltre gli schemi, seppur alquanto pessimistico. Deadpool sembra non credere al riscatto e ha rinunciato all’idea di dare un senso alla sua vita, almeno a livello inconscio, ma già verso le battute finali assistiamo a una profonda maturazione del personaggio. Ryan Reynolds non delude e si dimostra ancora una volta all’altezza del suo complicato ruolo.

Dopo aver interpretato Thanos in Avengers: Infinity War, Josh Brolin torna sul grande schermo nei panni di Cable. Per lo spettatore è difficile non comprendere le intenzioni che muovono i suoi gesti estremi. Sembra quasi impossibile scorgere l’umanità in un supercattivo, eppure, ancora una volta Josh Brolin riesce a dare una vena positiva al ruolo dell’antagonista, confermando il suo già appurato talento recitativo.

Domino, interpretata da Zazie Beets, è un personaggio carismatico e fuori dagli schemi, basti pensare che il suo superpotere è… la fortuna. Purtroppo il suo ruolo non gode dell’attenzione che merita, ma la sua personalità rimane molto apprezzata dallo spettatore.

Infine, va citata la buona interpretazione di Julian Dennison nel ruolo di Russel, un ragazzo sofferente che oscilla tra il bene e il male. Il ruolo di Russel non è fine a se stesso, ma si può considerare la principale possibilità di redenzione del protagonista.

Complessivamente, il cast è ottimo e funzionale alla buona riuscita del film. I personaggi secondari sono altrettanto degni di nota, in quanto, nonostante le brevi apparizioni, riescono in qualche modo a suscitare simpatia nel pubblico.

 Ironia senza limiti

Alcuni personaggi del complesso universo fumettistico e cinematografico Marvel sono caratterizzati da una particolare ironia, sempre bilanciata e mai fuori luogo; esempio fra tutti i “nuovissimi” Guardiani della Galassia. Al contrario, Wade Wilson si distingue per la sua eccessiva comicità e per il suo linguaggio decisamente esplicito e colorito.

Deadpool 2 è il perfetto esempio di film che non lascia spazio alle lacrime, in quanto anche gli avvenimenti più tragici riescono in qualche modo a strappare un sorriso allo spettatore, con, ovviamente, le dovute tempistiche.

Un elemento interessante della pellicola è il continuo coinvolgimento nella scena; infatti non sono rari i momenti in cui il protagonista si rivolge direttamente allo spettatore, infrangendo, come suo solito, la quarta parete. Inoltre, sono numerosi i cameo e le citazioni di altri film, in particolare quelli della DC Comics e di fronte allo schermo ci si accorge che quello della Marvel è un universo che tiene conto delle circostanze e delle correnti. 

Anche le scene post-credit sono degne di nota e pare che Wade Wilson (o Ryan Reynold, dato che sembrano la stessa persona) sia riuscito a togliersi davvero tutti i sassolini dalla scarpa.

Un film per famiglie

Nei primi minuti di film, Wade Wilson dichiara Deadpool 2 un film per famiglie, ma possiamo dire con certezza che no, non lo è affatto. Lo stile è molto simile a quello del capitolo precedente, nonostante il senso morale molto più alto e una maggiore cura dal punto di vista narrativo. La trama è apparentemente semplice, ma si sviluppa egregiamente dalla prima all’ultima scena.

Come ammette Deadpool stesso, la sceneggiatura è esagerata, tanto cinematografica da sembrare scarsa. Questa “pecca” del film è chiaramente voluta e in effetti Deadpool 2 sembra una parodia di  altri film (Marvel e non solo) o semplicemente una parodia di se stesso.

In Deadpool 2 non vi è solo un umorismo tutt’altro che politicamente corretto, ma vi sono anche numerose scene d’azione condite da una generosa dose di violenza e proprio per questo motivo non è un film per famiglie. I combattimenti, le scene di azione e gli inseguimenti sono la prerogativa di questa pellicola.
Quando le scene d’azione si palesano sullo schermo, si percepisce una forte sensazione di stupore per l’abile uso degli effetti speciali, oltre a una violenta scarica di adrenalina. Anche in queste scene si avverte l’ironia propria di Deadpool 2, che non riesce a mettere freno al suo pungente umorismo neanche quando intorno tutto esplode.

Non bastano investimenti enormi per fare un ottimo film e ancora una volta Deadpool lo dimostra. Il ritorno di un personaggio su schermo (di cui ovviamente non sveleremo il nome, ma siamo sicuri che renderà felici i più nostalgici) dimostra quanto fedele studio e quanto rispetto ci sia alla base della creazione di ogni elemento. Non sarà un film per famiglie, ma di certo Deadpool 2 è un film che supera le aspettative.

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