Recensione Seconds di Bryan Lee O’ Malley

In tanti conoscono Brian O’ Malley per Scott Pilgrim, capolavoro dell’autore canadese. In pochi, tuttavia, conoscono le altre opere di questo brillante fumettista.

Seconds è un graphic novel più maturo, che abbandona i temi adolescenziali per concentrarsi su quelli più adulti di Katie, quasi trentenne, che si ritrova a voler aprire un ristorante tutto suo.

Già capo chef di un locale molto noto in città, il Seconds appunto, Katie si ritrova a voler fare il grande passo di mettersi in proprio. Un progetto del genere implica dover compiere molte scelte importanti. Cosa succede,però, quando sei una quasi trentenne che non è sicura nemmeno delle scelte fatte durante la normale vita di tutti i giorni? Se si potesse tornare indietro, in qualche modo, e porre rimedio ai piccoli e grandi errori commessi? E se tutto ciò fosse davvero possibile?

In Seconds un po’ di magia diventa co-protagonista quando fa la sua apparizione “lo spirito della casa”, una bizzarra ragazza che condivide l’appartamento con Katie da sempre; anzi, possiamo dire che abiti nel Seconds da molto prima di lei, ma solo adesso, grazie a una serie di eventi, si ritrova a interagire con la nostra protagonista.

Lo spirito le appare per la prima volta di notte, accovacciato su un comò all’interno del quale trova un taccuino su cui c’è scritto “i miei errori”, accompagnato da un fungo.

L’interno del taccuino recita:

  1. Scrivi l’errore commesso
  2. Ingerisci un fungo
  3. Va’ a dormire
  4. Risvegliati come nuovo

Sono previste conseguenze

Tentata, dopo una giornata lunga e difficile, Katie decide di provare a seguire le istruzioni, anche se abbastanza diffidente. Il giorno seguente, tuttavia, tutti gli errori commessi nella giornata precedente, che sono stati scritti sul taccuino, si annullano, come se non fossero mai esistiti.

Da questo momento in poi, Katie inizia a modificare il suo passato, le scelte sbagliate con gli ex, con gli amici o con i suoi dipendenti, dimenticandosi delle conseguenze previste.

Seconds è un graphic novel che tiene incollati fino all’ultima pagina. I temi trattati lo rendono particolarmente adatto a coloro che hanno già superato l’adolescenza da un bel po’. Tutto ciò è in netto contrasto con i disegni quasi in stile “chibi” di O’Malley. Contrasto che, tuttavia, rimane molto piacevole, anzi, ogni personaggio è caratterizzato alla perfezione sia dai pochissimi tratti tipici dello stile dell’autore che dai dialoghi.

Il titolo dell’opera lascia intendere che il tempo sia una componente molto importante in questa storia. A volte tutti siamo tentati dal voler tornare indietro e cambiare qualcosa di cui ci pentiamo, ma non sono forse proprio gli errori a renderci, in fondo, chi siamo oggi? L’opera mira a mettere in risalto come ogni scelta, anche piccola, possa ripercuotersi sulla nostra vita, quasi come un effetto farfalla.

Seconds riesce, anche se con estrema leggerezza, a entrare nei cuori dei lettori e a rimanerci per un bel po’. Impossibile non trarne un insegnamento o non pensare alle conseguenze delle proprie scelte nella vita di ogni giorno dopo averlo letto.

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