Il 19 aprile è toccato alla grande amica del Festival del Nerd e di Edizioni Inkiostro Barbara Baraldi tenere una lezione nell’ambito delle masterclass del mese di aprile. Autrice di thriller e sceneggiature di fumetti, ha pubblicato per la Giunti la serie thriller “Aurora Scalviati, profiler del buio” di cui fanno parte i romanzi Aurora nel buio (2017), Osservatore oscuro (2018) e L’ultima notte di Aurora (2019).
Nel corso della sua carriera ha scritto romanzi per Mondadori, Castelvecchi, Einaudi e un ciclo di guide ai misteri della città di Bologna per Newton & Compton. Tra il 2014 e il 2015 ha collaborato con la Walt Disney Company come consulente creativa. Dal 2012 collabora alla serie «Dylan Dog» di Sergio Bonelli Editore.
È vincitrice di vari premi letterari, tra cui il Gran Giallo città di Cattolica e il Nebbia Gialla. È tra i protagonisti di Italian noir, il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico e sono pubblicati in vari Paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti.
Dal 2010 tiene lezioni e corsi di scrittura creativa per adulti e per ragazzi, in collaborazione con le scuole secondarie di primo e secondo grado. Dal 2017 collabora con il periodico Tutto Libri – La Stampa.
Il suo ultimo romanzo è Sentenza artificiale (Chiarelettere).
Riuscire a conversare con una autrice così dotata non succede tanto spesso e i partecipanti all’incontro non si sono lasciati sfuggire l’occasione di rivolgerle tante domande.
Le è stato chiesto di raccontare i suoi esordi e immediatamente gli ascoltatori si sono ritrovati in una soffitta polverosa con Barbara bambina intenta a frugare in scatole di cartone ricolme di fumetti. E hanno assistito quasi in diretta alla folgorazione nel leggere il primo Dylan Dog e alla concretizzazione di un’ossessione: la scrittura.
Si, serve essere ossessionati dal bisogno di scrivere. L’ossessione non ti fa smettere dopo i rifiuti, l’ossessione ti costringe a scrivere invece di fare altro, l’ossessione serve a superare gli ostacoli.
Ha raccontato i rifiuti, la scelta di strade alternative alla spedizione dei soggetti alle redazioni, della partecipazione ai concorsi letterari.
Ha affermato con determinazione che per scrivere bene bisogna leggere molto.
Con professionalità ha dispensato consigli tecnici sulla scrittura di soggetti e sceneggiature, sulla costruzione dei personaggi – soffermandosi in particolare sui “villains”. Ha ribadito l’importanza della “back story” dei personaggi per rendere credibili e fornire una motivazione alle loro azioni.
Infine ha suggerito agli scrittori di scrivere come se stessero raccontando a qualcuno la loro storia, per evitare di perdere forza e impatto emotivo.
Chiara, disponibile e affabile, Barbara Baraldi ha regalato con eleganza spunti di riflessione e suggerimenti a chi vuole tentare la strada del professionismo!