Dopo 58 anni di attività chiude L’Editora Abril, casa editrice di fumetti Disney

Si legge sempre meno, è un dato di fatto e nessuno può, purtroppo, controbattere. Fra questi rientra un settore a noi molto caro, quello del fumetto. Anche la Disney e i suoi fumetti ne stanno risentendo, scopriamo come.

Giunge a noi, inesorabile, lo stop della leggendaria Editora Abril. Dal 1950, la casa editrice e produttrice di fumetti Disney, era sotto la guida di Victor Civita (9 febbraio 1907 – 24 agosto 1990), il cui fratello, Cesare, era il braccio destro di Arnoldo Mondadori.
Le voci che circolavano attorno a una possibile chiusura si sono fatte insistenti, tanto da culminare, venerdì 8 giugno, con la chiusura ufficiale della produzione degli albi con protagonisti Topolino e compagni. Ciò vuol dire che i fascicoli datati luglio 2018 saranno gli ultimi. Pensare che tutto questo arriva dopo il compleanno di Paperino, avvenuto pochi giorni addietro, provoca un senso di irrimediabile sconforto.

Si chiude una vera e propria epoca, quella segnata da uscite come O Pato Donald, con 1844 numeri in 68 anni e Mickey con 911 numeri in 66 anni; a questi si affiancano i personaggi di Zé Carioca, che conta 1331 numeri in 57 anni di produzione, e Tio Patinhas con 637 numeri pubblicati in 55 anni; senza tener presenti tutte le opere locali realizzate da BarksGottfredson e Don Rosa.

Un pezzo di storia

Tutto comincia con la pubblicazione di El Pato Donald y Otras Historietas nel lontano 18 luglio 1944 a carico dell’Editorial Abril di Buenos Aires, sotto la cura del già citato Cesare Civita. Cesare era di origine ebraica e, per tale motivo, costretto a emigrare negli Stati Uniti e successivamente in Argentina. La necessità di attenersi strettamente ai fumetti Disney che costringe Cesare a contattare un fumettista locale, Luis Destuet, il quale, a partire dal 1945, comincia a pubblicare i suoi primi racconti.

Nascono così i Tre Caballeros, la prima storia, a puntate, di produzione argentina. Fra le tante produzioni ricordiamo quella di Donald el gran goleador con i Nipotini e Pietro Gambadilegno.
Viene lanciato, successivamente, il primo personaggio disneyano creato in Sudamerica: il calciatore Angelito Miraflores, il classico esempio di energumeno tutto muscoli e niente cervello.
Seguono poi storie, tradotte anche al di fuori dell’Argentina, sempre di argomento sportivo, fra le quali la più nota Donald y el “Cachascan”Donald futbolista.

Nel 1950 Destuet dà poi vita ad una storia a fumetti ambientata in Brasile, Donald fazendeiro, che dà vita a Josè Carioca.

Sulla base di quanto realizzato dal fratello, Victor nel 1950 fonda in Brasile, nella città di San Paolo, l’Editora Abril. O Pato Donald raggiunge, così, anche il territorio brasiliano. Le 82.370 copie vendute durante la prima tiratura furono esaurite in pochissimo tempo, stabilendo un record nell’editoria locale.

Considerando che oggi la decisione presa è irrevocabile, pensare al passato ci fa dire una sola cosa: SIGH!

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