SuperQuack: La filosofia dietro ai NERD

NERD: una parola che rimbomba sempre più forte nel mondo odierno. Pensate anche al fatto che fino a non molto tempo fa il termine fosse stato coniato come dispregiativo. Lo stereotipo del nerd visto in tv è ormai largamente superato dalla maggior parte delle persone, per quasi la totalità della società moderna. Nerd ora è per lo più sinonimo di saggezza, di persona conoscitrice del mondo cinematografico, fumettistico, videoludico o informatico in genere.

Origine della parola

L’origine della parola Nerd è abbastanza incerta. Le teorie a riguardo sono 4:

  1. Prima Teoria: La parola è apparsa per la prima volta in If I Ran the Zoo, ed era il nome di uno degli animali immaginari dello Zoo;
  2. Seconda Teoria: Nerd deriva dal pupazzo ventriloquo Mortimer Snerd, o meglio, una versione di tale pupazzo ideata da Edgar Begen.
  3. Terza Teoria: Northern Electric Research and Development, dal quale deriverebbe l’acronimo N.E.R.D., nome di un azienda nella quale gli impiegati utilizzavano i pocket protector.
  4. Quarta Teoria: Sicuramente la più fantasiosa, ma al tempo stesso più sensata. Questa vede Knurd derivante dall’inversione di Drunk (ubriaco in inglese), che indicava chi non beve durante i ritrovi sociali. Da essa, poi, sarebbe derivata Nerd.

La rivalsa del nerd

Sarà che le nuove generazioni hanno a portata di mano una miriade di nuovi videogames; sarà che la nostra generazione è cresciuta a pane e PlayStation; sarà, ancora, che i film Marvel o le serie tv stanno facendo incetta di vittime. Il mondo nerd sta allargando i propri confini. La sua popolazione è in netto aumento.
Un anno fa, un certo fumettista raccontò che, quando, da bambino, disse per la prima volta di voler disegnare fumetti, venne deriso e preso in giro, come spesso accade negli stereotipi statunitensi; ora, invece, se ne va in giro con tanto di testa alzata e orgoglio nel mostrare di essere tale!

Ma cosa, allora, è davvero cambiato?
Di certo lo sdoganamento del termine è stato fondamentale. Il nerd non è più solo il “secchione” di turno, emarginato perché dedito agli studi. Con il termine nerd si riconosce una fetta di persone che si ritrova in un mondo molto più colorato e meno complicato di quello che si vive tutti i giorni. Probabilmente, e molto gradualmente, si sta arrivando anche alla concezione che il sapiente, lo studioso, non è più quello da additare o da isolare, ma da accentrare all’interno di un gruppo.
Dove c’è la necessità di essere colti per ritagliarsi un proprio spazio all’interno della società, il nerd fa la sua figura più che eccellente nel mondo. Il cinema e le serie tv diventano, giorno dopo giorno, parte di cultura, e lo stesso destino sta toccando anche ad anime, cartoni, fumetti e, soprattutto, videogiochi. Dietro ognuna delle opere sopracitate si nasconde l’arte e un’infinità di artisti.
Le fiere, con i cosplayer e tutti i vari ospiti, alla fine dei conti, non sono altro che una vetrina variopinta di tutto l’estro artistico che ha fatto sì che ci differenziassimo come uomini dalle restanti specie animali.

I nerd nelle serie tv e nel cinema

Se è vero che i cosiddetti nerd sono coloro che sanno tutto ciò che abbiamo citato, è anche vero che la tv e il cinema hanno fatto sì che la figura del nerd assumesse infinite sfaccettature.

Il nerd, difatti, non è solo il ragazzo bruttino di turno, come Steve Urkel, il vicino di casa della famiglia Winslow, dagli immancabili occhiali e le bretelle, di Otto sotto un tetto; nerd, infatti, sono anche Seth Cohen (O.C.) e Chuck Bartowski (Chuck), famosi per il riuscire, con il loro spirito da bravi ragazzi e i loro modi impacciati, a conquistare tutte le donne. Parliamo di conquiste? Come non citare Barney Stinson (How I met your mother), pronto a tutto pur di ammaliare ogni donna, ma che non rinuncerebbe mai al suo amore per Star Wars o a una partita al laser tag; o come dimenticare Leonard Hofstadter (The Big Bang Theory) e le sue infinite conquiste in campo amoroso, nonostante la sua passione senza limiti per tutto ciò che sia nerd. Ed è proprio da The Big Bang Theory che la figura del nerd ha cominciato a essere, per quanto stereotipata, meno odiata ed emarginata che in passato, tanto da essere definita, grazie a personaggi come Sheldon Cooper, persino “alla moda”.

Se prima vedere una ragazza entrare in una fumetteria poteva essere solo un miraggio, i tempi sono cambiati. Tra le nerd più popolari troviamo Jenna (Il diario di una nerd superstar), la quale ci mostra la sua vita da emarginata nel contesto liceale, o l’addetta al laboratorio dell’NCIS dai codini sempre perfetti Abigail “Abby” Sciuto, arrivando all’ormai amatissima Jess di New Girl. Altra recentissima comparsa che ci sembra doveroso citare è la giovanissima Maxine “Max” Mayfield, direttamente dall’acclamata serie tv tutta nerd Stranger Things.

Il pensiero di Pico de Paperis

Così sono rinati i nerd, dando sempre più valore alla conoscenza e all’evoluzione (e no, non sto parlando di Digimon o Pokèmon) della specie umana e della tecnologia più che necessaria affinché la vita di tutti i giorni possa risultarne migliorata. Siamo figli di una società malsana, grigia e a volte troppo spenta, non stiamo facendo altro che ridarne nuovi colori, fra tutti il verde… quello della speranza di un futuro e una vita migliore…

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