Suggerimenti per l’estate… L’ultimo volo della Farfalla

L’ultimo volo della farfalla è un manga autoconclusivo che racconta la triste storia di una Tayu (cortigiana d’alto bordo) nella Nagasaki di fine ottocento. Kichō, la protagonista, è la più richiesta e ammirata dell’intero quartiere dei piaceri, tanto da potersi permettere dei clienti di un certo livello, da un ricco possidente ad un dottore straniero.

La vita della donna si svolge quasi interamente nel quartiere dei piaceri, Maruyama, con alcune sporadiche visite all’isola artificiale di Dejima, luogo in cui gli olandesi erano costretti a vivere a causa della politica fortemente isolazionista del Giappone di quel periodo.
Sull’isola Kichō è ospite del dottor Thon, un medico che cerca di diffondere il sapere occidentale in un mondo chiuso alle scoperte scientifiche. La donna è molto intelligente e misteriosa, tanto da far perdere la testa al medico olandese, anche se sposato. Questo alone di mistero e malinconia che aleggia attorno alla figura della cortigiana pervade tutta la narrazione degli eventi, in cui la vita della Tayu è legata a doppio filo a quella di un uomo con paralisi cerebrale.

Con uno stile di disegno pulito, ma ricco di particolari, il Giappone di epoca Edo presentato dall’autrice Kan Takahama prende vita, in un flusso narrativo mai pesante o forzato. La figura di Kichō è avvolta da un nostalgico segreto, che viene svelato con poetica semplicità. La sua caratterizzazione è uno dei punti forti dell’opera: una donna rassegnata alla sua sfortunata vita da cortigiana, ma che porta avanti con la dignità e il contegno tipico dei giapponesi. La delicatezza dei disegni, soprattutto dei volti, è un piacere per gli occhi e l’attenzione per i dettagli fornisce un valore aggiunto all’opera. Dynit Manga ha portato in Italia un’opera di tutto rispetto, che merita una maggiore attenzione, pari a quella che l’autrice ha dedicato alla sua opera e che si legge in ogni pagina.

Se siete amanti del Giappone e volete saperne di più su un periodo semi sconosciuto agli occidentali, non potete esimervi dal leggere questo manga, che con un sapiente storytelling riesce ad appassionarvi dalla prima all’ultima pagina, regalandovi emozioni agrodolci tali da farvi empatizzare con la povera Kichō e gli altri personaggi della storia.

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