I Pixar Studios ci hanno tenuto in sospeso per 14 lunghi anni ma il lungometraggio Gli Incredibili 2 ha realmente dell’incredibile.
Il film inizia esattamente dove finiva il primo, con l’uomo Talpa che minaccia la città e Gli Incredibili che si preparano a sconfiggerlo… ma non tutto va secondo i piani e i danni sono ingenti. Per questo motivo i nostri protagonisti vengono arrestati e condotti in prigione. Il decreto contro i supereroi è ancora in vigore e ognuno di loro è un fuorilegge, tanto che la famiglia Parr è costretta a nascondersi in un motel in attesa di riprendere una vita normale. Nel frattempo, un uomo contatta Siberius che a sua volta coinvolge Mr. Incredibile ed Elastigirl nel misterioso summit. Conoscono così Wiston Deavor e la sorella Evelyn che li mettono al corrente del loro piano di riportare in auge l’età dell’oro degli eroi, e scelgono Elastigirl come portavoce. Le dinamiche familiari vengono così ribaltate, in una concezione molto moderna dei ruoli genitoriali Helen si trova a dover provvedere al benessere dei propri cari mentre Robert si troverà in uno scomodo ruolo da “mammo”. Badare a una ragazza adolescente, un bambino esuberante e un neonato non è per niente facile, soprattutto quando quest’ultimo inizia a manifestare una moltitudine di poteri insoliti. Mr. Incredibile cerca di fare il possibile per non dare preoccupazioni alla moglie, impegnata nella faticosa ricerca di un nuovo supercattivo. Gli eventi poi si ribalteranno e saranno i piccoli di casa a dover salvare i genitori, in una sequela di colpi di scena e immagini esilaranti.
Le differenze con il primo film si notano soprattutto nella grafica che è molto più dettagliata, nei movimenti fluidi di ogni personaggio e nelle scene d’azione. La CGI è arrivata a un livello superiore, con la strabiliante capacità che ha un programma di mimare le movenze umane. Anche i nuovi personaggi sono curati nell’estetica e nella caratterizzazione, sia gli eroi che il cattivo di turno. Visivamente tutto scorre alla perfezione, ma a livello di trama troviamo uno schema fin troppo simile a quello del primo film e questo può lasciare un po’ delusi, ma la critica e i risultati al botteghino sembrano affermare il contrario.
Nella versione italiana poi, troviamo due doppiatrici “insolite”: Bebe Vio presta la sua voce a Void, una nuova supereroina e Ambra Angiolini interpreta Evelyn Deavor. Edna Mode è di nuovo doppiata da Amanda Lear che con la sua voce particolare rende ancora più simpatica l’irriverente stilista. Ma il vero protagonista del film è il piccolo Jack Jack che con i suoi innumerevoli poteri ruba la scena agli altri personaggi e ci regala dei meravigliosi momenti di ilarità e tenerezza.
Nel complesso questo sequel non riesce a superare i fasti del primo film, ma non ha nulla da invidiare ad altri prodotti Pixar.