Recensione: Gihà e il Sole di Mezzanotte di Angelo Checchia e Francesco Nuzzi

Il 29 settembre scorso presso la libreria Ubik di Foggia è stato presentato il libro Gihà e il Sole di Mezzanotte. Si tratta dell’esordio di due giovani autori foggiani: Angelo Checchia e Francesco Nuzzi. La favola per tutte le età che parla di un viaggio, è stata concepita anche come un percorso verso la propria intimità: i due autori hanno analizzato ogni aspetto e lasciato nulla al caso.

Il protagonista della storia è Gihà, un guerriero solitario che vive a Kusababisha, “un posto lontano che forse lontano non è”; egli si diverte a osservare il cielo stellato quando a un tratto una a una le stelle iniziano a spegnersi e lui si ritrova avvolto dall’oscurità. Inizia così il suo viaggio attraverso Mabuela (una foresta fantastica) alla ricerca di una bambina misteriosa che chiama a gran voce il suo nome. Durante il percorso il coraggioso guerriero incontra tanti personaggi, come i divertenti Marzi o il saggio cantastorie Tato. Deve affrontare anche il perfido re degli Abissi, che ha tanto il sapore di una lotta contro i propri demoni interiori. Ad aiutarlo in questa campagna e a salvarlo dalle situazioni più insidiose c’è il fido KappiCappa, un dolce cammello magico.

La storia contiene tutti gli elementi tipici della fiaba analizzati da Propp: il protagonista deve affrontare un viaggio che è sia di ricerca che di conquista, sono presenti l’elemento magico, l’aiutante, ecc. Questi modelli ricorrenti sono stati rielaborati nella fiaba e resi unici, per produrre un racconto che fa da filo conduttore a un genere, ma che se ne discosta per i dettagli. La figura del guerriero Gihà può essere ricondotta all’omonimo archetipo Junghiano (Jung teorizzò che ognuno di noi possegga un inconscio collettivo che contiene informazioni universali, impersonali, innate, ereditarie che lui chiama archetipi. Questi archetipi si integrano con la coscienza e vengono rielaborati dalle società umane, si manifestano in fantasie e spesso possono essere rivelati solo con immagini simboliche). Questo modello archetipico incarna valori e doti quali la disciplina, la resistenza e la capacità di perseguire i propri obiettivi con determinazione. Tutte caratteristiche che appartengono al protagonista di questa fiaba. Altri archetipi che ritroviamo sono quelli del mago o vecchio saggio e quello dell’Animus o elemento magico.

Un’altra caratteristica che rende unico questo libro è data dai disegni che accompagnano la narrazione. Pezzi unici e creativi nati dall’estro di Angelo e digitalizzati da Francesco che si rivelano un vero piacere per gli occhi. Possiamo così vedere il volto di Gihà con i suoi occhioni, le gobbe e il pelo morbido di KappiCappa o i meravigliosi paesaggi del mondo fantastico che attraversa il protagonista. Ogni tavola è studiata nei minimi particolari, con delle sfumature di colori mai lasciate al caso. Anche nel complesso le tavole formano un’alternanza cromatica che accompagna l’andamento della storia, così come si si può notare dal bordo delle pagine del libro. Un’edizione curata e di qualità elevata, edita da Claudio Grenzi che ha creduto in questi due ragazzi, non restandone deluso.

La bellezza della pubblicazione è arricchita anche da particolari grafici inseriti nella narrazione: le parole inventate dai due autori e che caratterizzano la fiaba sono scritte con un font diverso, proprio per risultare più visibili e restare impressi nella memoria del lettore. Alla fine del libro si trova anche un glossario che spiega il significato di ognuna di queste parole.
Punta di diamante è una parte di contenuti multimediali consultabili sul sito www.moart.it nella sezione dedicata a Gihà. Scansionando il qr code presente all’interno del libro si può accedere a video speciali che integrano e arricchiscono la narrazione.
Gihà e il Sole di Mezzanotte non è solo una fiaba per bambini, ma un vero e proprio percorso che ognuno di noi dovrebbe intraprendere, perché a ogni rilettura si aggiungono nuovi dettagli e considerazioni che conferiscono ulteriore valore a questa opera.

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