Abbiamo intervistato Claudia Giuliani, ospite della quarta edizione del Festival del Nerd e vincitrice del premio Attilio Micheluzzi 2018.
– Com’è nata la sua passione?
La mia passione è nata durante l’ultimo anno della scuola superiore; momento in cui bisogna scegliere il percorso della proprio vita. Inaspettatamente ripresi a disegnare; così che, finiti gli studi, frequentai il corso di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics a Roma. Decisa, mi promisi che sarei diventata una fumettista e pian piano vedo il mio sogno realizzarsi..
– Alcune delle sue opere sono caratterizzate da uno stile freddo. Da che cosa nasce questa scelta?
Lo stile della mia prima graphic novel Soldi Sporchi – Corruzione, riciclaggio e abuso di potere tra Europa e Deta del Niger edita Round Robin Editrice, si presenta molto rigido e “freddo”. Ciò fu dettato dalle tematiche attuali raccontate, dagli intrecci delle varie situazioni e ricordo come questo generò in me un approccio “timoroso” tanto da esser poi trasmesso su carta utilizzando un tratto privo di elasticità. In seguito, con la mia seconda graphic novel L’Alleato Azero edita sempre Round Robin Editrice, è stato tutto l’opposto. Mi sono sentita più sicura e libera. La mia linea migliorò; divenne morbida e ciò mi permise di divertirmi in molte tavole, nonostante le tematiche raccontate.
– Come ha vissuto la vittoria de La zona rossa premio miglior fumetto per ragazzi Attilio Micheluzzi 2018?
È stata una vittoria inaspettata! Ho avuto il piacere di lavorare ai colori de La Zona Rossa edita Il Castoro, la scorsa estate. È un fumetto fantastico, che lascia un messaggio importante. Scritto da Silvia Vecchini e disegnato da Sualzo, i quali ringrazio di cuore per la fiducia che mi hanno dato. Purtroppo non ero presente al Comicon quest’anno e la notizia del premio l’ho ricevuta da Luigi Politano editore della Round Robin Editrice e da i miei colleghi di studio. Per me si tratta del secondo premio che ricevo. Il primo è stato con Soldi Sporchi edito Round Robin editrice, con il quale ho vinto la 1° edizione del premio ANDREA PAZIENZA per La Miglior Graphic Novel d’Inchiesta al Festival del Paesaggio a Cosenza (2015). Questi premi sono la dimostrazione che il duro lavoro ripaga sempre.
– Come si rende leggera un’opera che tratta tematiche rilevanti?
Non è facile, ma per fortuna il supporto dei ragazzi della Re:Common mi ha permesso di lavorare nel miglior modo possibile.
Nonostante in sceneggiatura mi richiedessero di inserire più azioni in poche pagine non è stato facile trovare una sintesi su dei punti che dessero fluidità alla storia e alla sua comprensione. Fondamentale è stato anche il lavoro dell’editore nella revisione del lavoro.
Ho ricevuto una gran quantità di materiale per lavorare su L’Alleato Azero; tra link video e foto. Accadde un fatto strano: durante le prime matite definitive, nel momento in cui riconfrontai i layout con il materiale, notai che molti video furono rimossi dal web. Non riuscimmo più a trovare il materiale iniziale.
– Se lei fosse un supereroe, quale superpotere avrebbe?
Il mio supereroe preferito è Loki; per la sua personalità e l’inizio di Avengers: Infinity War è stato uno shock. Ma credo di essere più simile ad Iron Man per la sua “corazza”.