Recensione One-Punch Man – Prima Stagione: Raffica di Pugni Normali

La Madhouse, studio di animazione, ha portato in scena la prima stagione del capolavoro firmato dalla coppia ONE-Yuusuke Murata. Stiamo ovviamente parlando di One-Punch Man!

Chi è? La sua storia!

Dopo questa presentazione alla Marvelous Pedia, tanto per rimanere in tema demenziale, cominciamo sul serio. Saitama, un ragazzo qualunque, decide di abbandonare la sua triste e grigia vita da uomo qualunque per intraprendere il suo sogno di diventare un eroe. Inizia ad allenarsi così tanto e così duramente “fino a diventare pelato”. La sua esistenza, però, comincia a essere turbata da questa eccessiva potenza: infatti non riesce più a percepire il brivido di eccitazione che un’ardua battaglia comporta. Lui, con un pugno, risolve tutto. La sua vita, però, prende una piega completamente diversa dopo l’incontro con Genos, di cui diventa involontariamente mentore e maestro. Genos, in seguito, convince Saitama ad iscriversi all’Associazione degli Eroi, cosa che dà alla storia una piega completamente diversa.

Risolvere tutto con un pugno

Nessuna formazione, nessun power up. Saitama è One-Punch Man: risolve tutto con un pugno. Il suo allenamento, durato tre lunghi anni di sacrifici, è già passato; è l’essere più forte dell’intera galassia. La forza di Saitama è inimmaginabile e immensurabile, e ce lo dimostra con sorpresa, meraviglia e soprattutto ilarità.

La cosa che, però, lo rende umano, è il suo totale distacco apatico dalla realtà, di un mondo palesemente parodico di tutti quegli anime/manga shonen che ci circondano; non mancano citazioni malcelate di personaggi storici, Dragon Ball fra tutti.  La cosa più divertente è che Saitama si scontra con problemi quotidiani molto più difficilmente di quanto non lo faccia con i super cattivoni che gli si parano davanti. Morte ai clichè!

Un cazzottone alle filler!

La serializzazione a 12 episodi garantisce la possibilità di mantenere intatta la storia senza che questa sfoci nelle noiosissime filler. Soprattutto, poi, aumenta l’attesa per la seconda stagione. Anche perché la sua trasposizione ad anime non pecca e non sbava minimamente l’opera originale manga, cosa che fa largamente apprezzare l’anime.

La Madhouse non si è di certo smentita, portando sul piccolo schermo un’opera moderna, accompagnata da colonne sonore dinamiche e mai fuori luogo, le quali aiutano l’anime a restare impresso nei decenni e nelle menti comuni. Ogni personaggio ha una traccia a sé dedicata, cosa che aiuta di certo a far sì che nessuna fra queste possa passare in secondo piano: un vero fan sa quando Genos scende in campo!

Comprimari variopinti

La vera forza dell’anime si basa sulla completa ripetitività del suo protagonista principale, il quale si muove in un mondo di personaggi secondari stravaganti e sempre innovativi; dal robotico Genos al ninja Sonic, o il più amabile Spatent Raider (Mumen Raider), tutti hanno un qualcosa di così familiarmente stravagante da suscitare inevitabilmente il riso quando si scontrano con il nostro eroe pelato.

Inutile perdersi in chiacchiere. Accendete VVVVID o il vostro Netflix e perdetevi anche voi in un mare di risate con Saitama e l’allegra banda di One-Punch Man!

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