Presentazione The Walking Rat

Lunedì 21 novembre è stata presentata a La Feltrinelli di Bari la raccolta pubblicata da Panini Comics e inizialmente apparsa sulle pagine di Rat-Man Collection, intitolata The Walking Rat. Il simpaticissimo e ultimamente molto attivo autore, Leo Ortolani, ha contagiato tutti con la sua allegria mentre rispondeva alle domande di Raffaele Caporaso e del pubblico, accorso numeroso per questa rara occasione.

Parlando di The Walking Rat, Ortolani ha raccontato come non sia una vera e propria parodia ma più una storia totalmente originale che parte da una premessa consolidata, in questo caso The Walking Dead (apprezzato dall’autore per la sua imprevedibilità), nato dalla necessità di prendere un respiro profondo prima di iniziare l’ultimo arco narrativo di Rat-Man. La voglia di raccontare qualcosa di nuovo, qualcosa di sorprendente per il lettore, si riflette anche in questo ciclo che vede la storia narrata dal punto di vista di uno zombie, ovviamente dalle fattezze e dal carattere del nostro caro Deboroh, mentre cerca di ricostruire tutto quello che ha perso nel nuovo mondo di non morti. La chiave di tutto, soprattutto in questo caso, è lo sforzo di Ortolani di rendere vivo il suo personaggio.

Da qui si è passati a discutere sull’attuale diffusione di cinecomics, chiara miniera d’oro per gli studi cinematografici ma che sta velocemente culminando in noia (Ortolani ha definito Suicide Squad “Twilight dei supereroi”). Questo fenomeno non ha fatto che accentuare la sua voglia di commentare e ridicolizzare le esagerazioni dei film nelle sue recensioni a fumetti, raccolte in Il buio in sala, edito da Bao Publishing. Ortolani ha inoltre dichiarato il suo amore per il fumetto americano e la sua infinita ammirazione per Jack Kirby, uomo e fumettista straordinario.

Per il finale di Rat-Man, ormai imminente, Leo ha risposto con un simpatico “Chi lo sa?”, ma non si è tirato indietro nel dire che chiuderà ogni singola trama, anche solo accennata, e che sta lavorando proprio per portare tutto Rat-Man, un’avventura durata vent’anni, a conclusione. Ha anche spiegato come la serie di Rat-Man sia e sia stata la sua vita, alla continua ricerca di idee funzionali e adatte al personaggio in cui, ovviamente, c’è un po’ di lui. Ha affermato, però, che il personaggio più autobiografico in assoluto è Aldo e che la cattiveria di Giuda è assolutamente voluta e vista come se stesso che cerca di spronare… se stesso.

Per concludere, alla domanda “cosa ci sarà dopo Rat-Man?” ha risposto Rat-Man! Sono in preparazione alcuni albi speciali, uno previsto per Lucca 2017, e un nuovo esperimento simile al Rat-Man Enigmistico ma più ammiccante. Ortolani ha anche accennato ad un ritorno di Aldo e Giuda nei panni di Dylan Dog e Groucho e delle recensioni a fumetti, non appena avrà un po’ più di tempo libero.

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